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martedì 17 giugno 2014

Telefilm che ricordo solo io!

Si lo so! E da tanto che non aggiorno questa sezione de La bottega delle mie meraviglie ma, non voglio giustificarmi, ma oltre a pensare ai miei problemi di salute mi sono dedicata solo ed esclusivamente ai telefilm. Di film ne ho visti molti, ben troppi per potervene parlare tutti i giorni, ma i telefilm mi hanno sempre accompagnato nella mia adolescenza e ancora tutt'ora non è posso fare a meno. 
Oggi vorrei parlarvi di quelli che mi hanno fatto compagnia da piccolina fino all'età dei primi amori. 

Un telefilm che sempre mi ha incuriosita è Beverly Hills 90210. Un telefilm degli anni '90, fu trasmesso da Italia 1 in prima serata (allora la prima serata era alle 20:30 precisa). Dovevo avere 9 o 10 anni, e tutti gli amichetti delle elementari ne parlavano con entusiasmo. Io, non potendolo vedere perché i miei genitori volevano guardare altro, rimanevo estasiata dai commenti del giorno dopo. Ma, come ho annunciato in un altro post in un'altra voce, ho sempre avuto spirito di sopravvivenza con i miei compagni, così, proprio ascoltando loro, sono venuta a conoscenza delle vicende della famiglia Walsh. Non lo avevo mai visto, ma conoscevo volti e nomi e la trama, molto in generale della famiglia dei gemelli Brenda (Shannen Doherty) e Brandon (Jason Priestley) che, trasferiti nella calda e solare California dal freddo e la neve del Minnesota, vivono nuovi amori e nuove amicizie. Finalmente (non chiamatemi infantile) dopo tanti anni ho la possibilità di guardarlo e togliermi ogni curiosità. Non è un telefilm che archivierei, anzi lo eliminerò dalla mia memoria di massa dopo aver visto tutte le stagioni, ma lo apprezzo perché fa parte di un pezzo della mia vita e volevo togliermi la fissa. Seguo molte altre Serie Tv, ma questa rimarrà solo e sempre un telefilm della mia adolescenza. 
Un altro telefilm che ricordo aver visto da bambina (e qui ho visto tutte le puntate) era Super Vicky. Non so se qualcuno se ne ricorda, ma ogni volta che penso a lei penso alle calde colazioni estive.  Questa serie Tv la guardavo insieme ai miei fratelli da piccolina. Facevamo colazione con torta al limone e latte fresco e noi la guardavamo con gioia. Aspettavamo con ansia il mattino dopo per poter vedere le vicende del robottino costruito da papà Lawson adottato dalla famiglia. Un telefilm tipico della metà degli anni ’80 con le risatine sottofondo e gli applausi fine episodio. Un po’ come I Jefferson e I Robinson dove ve ne ho parlato mesi fa  sempre in questa sezione.
Atri cimeli della mia infanzia sono Primi Baci, Helen e i suoi amici e ahimè un telefilm che non ricordo il titolo, sempre francese (era l’era dei telefilm francesi nel pomeriggio di Italia 1 degli anni ’90) ma che parlava di una ragazza che viveva in una casa dove lavorava come baby sitter e aveva il dono di ascoltare il pensiero altrui… Ahimè ne ho dimenticato il titolo.

Primi baci è una serie televisiva mandata in onda nel pomeridiano di Italia 1 e Hellen e i suoi amici era il suo spin-off. Era una specie di Beverly Hills 90210 alla francese perché parlava di storie di ragazzi parigini, dei suoi amori e delle loro avventure a scuola.
Ma,  per la serie quando mi metto in testa qualcosa ecco che quel qualcosa rimane a girare per giorni, settimane, talvolta anche mesi e addirittura anni.
Stamattina mi sono svegliata con questa fissa in mente... Alla fine, parlandovi di questi miei tempi antichi e telefilm estivi mi sono ricordata che vedevo questi telefilm al ritorno da mare mentre mi facevo gli impacchi di patata per idratare la pelle dalle scottature del sole.

 Hellen e i suoi amici è stato il telefilm che mi ha lasciato in sospeso da quando avevo 13 anni e ancora tutt’ora, che ne ho 32, non so il finale e con questo turuturu nella testa non posso  vivere a lungo. Ho sempre fatto una ricerca accurata, con titoli e sottotitoli, trame e sotto trame, giungo alla conclusione  che questo telefilm me lo sono sognato, oppure non esiste! Invece no, era reale ma purtroppo ho scoperto che Italia 1 non ha lasciato in sospeso solo me ma tutti quanti. Questa sitcom mette al centro le avventure sentimentali di un piccolo gruppo di tre ragazze (Hélène, Johanna e Catherine, poi sostituita da Laly). Compagne di stanza, che durante l'università a Parigi incontrano 3 ragazzi musicisti (Nicolas, Christian e Étienne, poi sostituito da Sébastien). Ben presto si sono formate tre coppie (Hélène e Nicolas, Johanna e Christian - detto "Cri Cri adorato" - e Catherine e Étienne), alle quali si aggiungerà quella formata da Bénédicte e Josè, protagoniste di tanti divertenti storie, tra gli alti e bassi tipici delle relazioni giovanili. L'idea della realizzazione di questa sitcom venne al produttore notando il successo ottenuto dal personaggio di Hélène Girard nelle serie originaria Primi baci, ma, nonostante, in Francia, il personaggio di Hélène divenne protagonista di un vero e proprio fenomeno di massa, la sitcom Hélène e i suoi amici non ebbe, in Italia, lo stesso successo riscosso nel paese di origine; gli italiani, infatti, hanno sempre preferito Primi baci. Sono stati girati, in tutto, 280 episodi, alcuni dei quali, per problemi di censura, sono rimasti a lungo inediti anche in Francia (gli episodi in cui Hélène viene drogata inconsapevolmente - episodi 228-233 o quelli conclusivi della serie - episodi 279-280 - durante i quali il personaggio di Taxi è vittima di un tentativo di stupro di gruppo e i ragazzi decidono di vendicarla organizzando il pestaggio dei colpevoli).
Si vede che ho usato wikipedia, vero?
Sono arrivata all’episodio che uno degli amici di Hellen  si drogava, soccorso e usato sessualmente da una ragazza odiosa lo aveva buttato nel bidone dell’immondizia… poi… buio totale! Sapevo che era la penultima puntata… e l’ultima?
Purtroppo non saprò mai come è andato a finire...in Italia saranno arrivate una cinquantina di puntate su 280, inizialmente trasmesse da Italia 1 perché non ebbero successo.
 Ma se qualcuno oltre a me ricorda qualcosa, questo è il momento di parlare e di aprire il cassetto della memoria perché davvero, non so che darei per sapere se alla fine schiatta!  

martedì 25 marzo 2014

Tremate Tremate le Streghe son tornate

 
Ne hanno fatto di strada le streghe da quando il popolo le tacciava di ogni male del mondo e si liberava di loro gettandole nelle fiamme dell’Inferno, letteralmente. Almeno in tv è un fiorire di serie incentrate su questa antica creatura dotata di poteri occulti. Non accadeva in modo così dirompente da quando le sorelle Halliwell salutarono il pubblico di Streghe. Dopo qualche tentativo poco riuscito (tra cui The Secret Circle), ora le streghe sono una presenza rilevante in serie apprezzate quali The Vampire Diaries e lo spin-off The Originals, American Horror Story e Sleepy Hollow. La tv le ama così tanto che CBS si è lanciata nell’impresa coraggiosa (e frettolosa?) di riportare in onda le Halliwell, sotto altre fattezze. Una iniziativa per alcuni (incluse le protagoniste della versione originale) discutibile, sebbene Lifetime ci aveva già pensato con Le streghe dell’East End (Witches of East End), neanche a dirlo suo ultimo successo incentrato su un gruppo di donne dedite all’esercizio della stregoneria. La serie, che negli Stati Uniti sta per completare il suo primo ciclo di 10 episodi, arriva ora in Italia, ogni martedì alle ore 21:55 su FoxLife. La sceneggiatura, dettaglio non trascurabile, porta la firma di Maggie Friedman, conosciuta in tv per aver creato un’altra serie strego-centrica, Eastwick di ABC.
Ciò che accomuna Streghe e Le streghe dell’East End non è tanto la storia ma la struttura. Le protagoniste sono anche questa volta un gruppo di giovani donne legate da un rapporto di parentela e affiancate da presenze maschili che, come loro, non passano inosservate. Joanna Beauchamp (interpretata dall’attrice di Mad Men Julia Ormond) è una mamma single di Long Island. Uno spirito libero che ha tenuto le sue due figlie adulte Freya e Ingrid (Jenna Dewan-Tatum di American Horror Story: Asylum e Rachel Boston di In Plain Sight, rispettivamente), una barista con un atteggiamento sopra le righe e una timida bibliotecaria, all’oscuro di un sorprendente segreto: tutte le donne della loro famiglia sono streghe immortali. La verità viene forzatamente allo scoperto quando Freya, impegnatasi di recente con l’uomo dei suoi sogni, il ricco playboy Dash Gardiner (Eric Winter, Brothers & Sisters), si sente inspiegabilmente attratta dal fratello di quest’ultimo, l’enigmatico e tormentato Killian (Daniel DiTomasso), innescando una serie di eventi bizzarri cui è difficile dare una spiegazione. Nel frattempo, Wendy (Mädchen Amick, Twin Peaks), la sorella estraniata di Joanna che ha fatto innamorare perdutamente il galante e dolcemente timido Leo Wingate (Freddie Prinze Jr.), si presenta in città con un avvertimento che potrebbe cambiare il destino delle donne Beauchamp per sempre. Un monito legato a un micidiale e antico nemico che Freya e Ingrid, sotto la guida di Joanna e Wendy, devono contrastare, non prima di aver riconosciuto il loro vero potenziale.
Le streghe dell’East End trae ispirazione dal romanzo omonimo di Melissa de la Cruz, accolto nel 2011 con critiche positive. Quando la scorsa estate Friedman ha presentato la sua nuova creatura ai giornalisti della Television Critics Association, ha detto che a renderla diversa dalle altre serie incentrate sulle streghe è il suo approccio molto family. Poi, parlando delle simmetrie tra la serie e il romanzo, la sceneggiatrice e produttrice esecutiva ha spiegato: “E’ un po’ diversa. Il personaggio di Wendy è totalmente nuovo. Personalmente lo adoro. Lei è quella zia fuori di testa che ognuno di noi ha o avrebbe voluto avere. Un’altra differenza con il libro è che all’inizio le ragazze non sanno cosa sono”. “Ognuna ha il proprio dono e la propria maledizione”, ha aggiunto riferendosi all’immortalità di Joanna e alla breve aspettativa di vita delle sue figlie. Infatti, a causa di un anatema, Freya e Ingrid moriranno prima di compiere trent’anni, per rinascere subito dopo. Le cose pericolose che potrebbero succedere loro se lo venissero a scoprire ha preoccupato Joanna per anni e continua a farlo tuttora, mentre Wendy la pensa in modo contrario e spinge affinché le nipoti abbraccino il loro destino.
Il fatto che le sorelle Beauchamp più adulte siano essenzialmente immortali è anche un pretesto per raccontare momenti di epoche diverse. E questo ci fa capire che, narrativamente, Le streghe dell’East End ha ereditato poco altro dalle serie sue simili che l’hanno preceduta. Spiega infatti Friedman: “In Streghe c’era questa specie di mostro della settimana, mentre la nostra è una storia in divenire. Nel primo episodio incontriamo un mutaforma che assomiglia a Joanna. Non è chiaro chi sia quella persona. Spetta alla storia scoprirlo e capire cosa tutto questo abbia a che fare con i Beauchamp”. La serie, seguita ogni settimana da 3 milioni di spettatori negli Stati Uniti, gode comprensibilmente della stima del network, il qualche ha dato di recente l’okay alla produzione di una seconda stagione un po’ più lunga della prima – 13 episodi. E questo è un bene, perché, come molte serie via cavo le quali attirano subito l’attenzione per il loro approccio selvaggio, in realtà è sul lungo periodo che si fa apprezzare maggiormente. Attendere l’arrivo di Prinze nel quarto episodio è il minimo. E se non ci avete già pensato: sì, lui è il marito di quella Sarah Michelle Gellar che per sette stagioni condivise lo schermo con una delle streghe più amate di sempre, la Willow di Buffy.
Tratto dal blog Coming Soon.it

mercoledì 5 marzo 2014

Su la grande bellezza

Pur odiando la televisione, ieri sera mi sono accomodata sul divano e l'ho accesa, premendo il tasto del telecomando; preciso perché spesso ho desiderato una latta di benzina.
Ho visto il film. Credo sia superfluo dire quale.
E' felliniano e visionario, cromatico e antipatico, carnevalesco, e qui siamo ancora in tema, sebbene oggi cominci la Quaresima, eppure armonico. L'armonia che sposa maschere e persone che sempre maschere sono. Di una grande città puttana che ha affidato le chiavi a San Pietro. Di profano e di sacro. Del futuro che insegue un sorriso in un labirinto. Di un circo scintillante e maledetto.
E poi Servillo, e piace pure a me come a te Angie, faccia da schiaffi e piglio da poeta, mi ha incantata. Tanti personaggi femminili, diversi perfino nelle dimensioni. E Roma, nonostante Ignazio, come dice Giancarlo, è lo scenario più bello, storico, e invidiato dai signori della guerra che distribuiscono Oscar.
Sia lodato San Gennaro in mutande e con un pallone tra i piedi!

Di Carla Marcone
 
 
 


La Grande Bellezza

Tutti felici dell'Oscar per La Grande Bellezza, ma credo che gli italiani siano stati delusi dal film. Forse non abbiamo capito bene il film, o la trama o l'arte che si nasconde fra le scene di Roma... o forse è proprio quello che vuol descrivere questo film: "la bellezza di Roma". Vedere belle inquadratura dal "Fontanone", il Gianicolo o lo stesso attore, Tony Servillo, che cammina fra le antica "mura romane" ci ricorda la nostra storia, la nostra arte e la nostra Grande Bellezza.
Non vorrei scrivere altro su questo film perché penso che i social network, da facebook, twitter e altro, stanno spiazzando a zero il regista, l'attore e il produttore, ed io non so cosa dire. Sono stata delusa, questo è vero, perché mi aspettavo di più, di vedere un vero capolavoro. Forse è proprio Roma che ha fatto vincere l'Oscar al film, la vera bellezza italiana, come Verona, Firenze, Milano... Non so che dire... è la prima volta che in un post non so che dire... e lascio dire agli altri!!!

martedì 19 novembre 2013

I miei 100 telefilm preferiti

E' vero. Ultimamente sto avendo una certa preferenza a vedere telefilm che film. Sarà il fatto che non finisce mai, che dà quella sensazione di suspance che noi casalinghe vogliamo trovare in una scatola magica come la tv. Non so. Ma so che non sono l'unica ad essere attratta dal genere. Nel web gira una lista dei cento telefilm da vedere, ed io modestamente ne ho visti parecchi tanto da metterla nero su bianco, ma so che molti di voi non saranno d'accordo perché opto più per i telefilm degli anni '80, quelli semplici, quelli ruba cuore, quelli che ridi con senso di rispetto, quelli che non osano la volgarità per poter far ridere, quelle che raccontano storie vere, ma sono molto affezionata anche ai telefilm degli ultimi periodi, mi attraggono e li vedo volentieri.
Cento serie tv da vedere sono molti, ma voglio buttar giù anch'io una lista, anche per rendermi conto che cosa ho visto nella vita, o meglio quanto.
Sul web ci sono liste ragionate per genere: Sitcom/Comedy, Fantasy/Horror, Poliziesco, Legal + Medical Drama. Io in verità ho mischiato tutto. L'ho scritta in 3/4 ore perché non sono in nessun ordine, non sono in ordine alfabetico, non sono in ordine di preferenza, non sono "ragionate", non sono tutte, sono più di cento quelle da vedere, per come la vedo io. Avrò certamente dimenticato qualche titolo indimenticabile, ma ho preferito affidarmi all'istinto, per vedere cosa mi veniva in mente. Così. Di getto.
Ho quindi provato a buttare giù quest'elenco in modo istintivo in modo da inserire tutte le pietre miliari della tv, ovvero le serie che vanno viste perché hanno cambiato le cose e ci hanno permesso di essere qua, oggi, a scrivere le loro storie come appassionati fans delle serie tv.
E chi lo dice che il cinema è meglio?

1) Desperate Housewives - perché vorrei essere una delle loro vicine di casa, catapultate nel loro mondo a fare la casalinga disperata a Wisteria Lane;
2) Streghe -  perché mi hanno fatto vivere nell'irreale;
3) La signora in giallo - le sue storie incredule mi affascinano;
4) Once upon a time - perché ho sempre adorate le fiabe;
5) Gray's Anatomy - perché un po' di brivido non guasta mai;
6) I Robinson - perché ci serve un'icona della famiglia perfetta;
7) I Jefferson - perché dopo quarant'anni ancora fanno ridere;
8) Dr. House, Medical Division - perché le sue incredibili soluzioni sono inverosimili da credere;
9) Il mio amico Arnold - un mito nero;
10) Super Vicky - una sorella che tutti vorremmo avere;
11) Happy Day's - catapultati negli anni '50...non ha fatto altro che bene;
12) Cuori senza età - perché senza di loro non esisterebbe Sex in the City;
13) Sex in the City - storie di ragazze che è meglio evitare;
14) Friends - perché se non lo hai guardato almeno una volta non capisci;
15) The Big Bang Theory - perché senza non raggiungeresti mai il Nirvana;
16) La Tata - perché senza zia Assunta, niente Jetta e Niles non si può vivere la vita facilmente;
17) Baywatch - perché senza i bagnini scultorei noi non possiamo renderci conto di quanto siamo imperfetti;
18) E.R. Medici in prima linea - perché è stato l'antagonista di Gray' s Anatomy  e non potevo non vederlo;
19) Will e Grace, perché le loro storie sono assurde quanto le nostre;
20) La famiglia Addams - perché mostri così li vorremmo tutti come vicini di casa;
21) Arcibaldo - cattivo e istruttivo;
22) Casa Keaton - perché Alex sarà sempre nei nostri cuori;
23) Genitori in blu Jeans - perché tutti vorrebbero un padre come Jeson;
24) Otto sotto un tetto; perché tutti vorrebbero un amico come Steve Urkel;
25) Dark Angel - Cupo e triste, ma affascinante;
26) Charl's Angel - perché ci siamo rispecchiati tutti ad una di loro, almeno una volta nella vita;
27) L'incredibile Hulk - perché fa paura quella pelle verde, ma io l'ho visto in bianco e nero e piaceva;
28) A-TEAM; perché in momenti di difficoltà li vorremmo chiamare tutti;
29) Ally Mc-Beal; - una sfortunata ragazza con un buon posto di lavoro;
30) Bayside School - perché tutti volevamo percorrere i corridoi del liceo e parlare con Screach;
31) Beverly Hills 90210 - perché non si può finire le elementari senza vederlo;
32) Brothers and Sister, segreti di famiglia - perché i segreti non sono solo i nostri;
33) Buffy, l'ammazza vampiri - perché quando lo mandavano in onda alle 23:00 faceva davvero paura;
34) Chips - un classico intramontabile;
35) Dharma e Grag - perché senza il Karma non si può vivere;
36) Doctor Who - perché la sua serie inizia negli anni '60 e non possiamo non vedere la fine;
37) Due uomini e mezzo - perché la vita da single non è bella;
38) Eastwick - per dare continuità a Streghe che è piaciuto tanto;
39) Everwood - la più bellissima storia d'amore che abbia mai visto in tv;
40) Grimm - perché la fantasia ci piace;
41) Gossip Girl - perché ci piacciono le storie simili a Desperate Housewives;
42) Giudice Amy - il lato buono della legge;
43) Gost Whisperer, presenze - perché l'horror non è di casa;
44) Hazzard - perché ci piacciono i ragazzi dalla faccia pulita che si mettono nei guai, e poi perché non si può fare a meno di Rosco;
45) I Tudors, scandali a corte - magnificamente perfetta la storia di Enrico VIII;
46) I Soprano - perché ci piace il suo analista;
47) La vita secondo Jim - a cui non potremo fare a meno di rispecchiarci;
48) La famiglia Bradford - speciale nei suoi modi;
49) Lassie - un bianco e nero da non dimenticare;
50) Le sorelle McCleod - perché la morte di una sorella ha sempre colpito nel cuore;
51) Lizzie McGuire - perché ci piacciono le teenager svitate;
52) Ned, scuola di sopravvivenza - perché senza i suoi consigli non potevamo superare nemmeno le medie;
53) McGyver -  perché senza le sue assurde invenzioni realizzate al momento non si poteva vivere;
54) Pappa e Ciccia - perché hanno fatto la storia del "grasso" in tv;
55) Pretty Little Liars - la buona continuazione di Casalinghe Disperate;
56) Providence - perché le ragazze stralunate funzionano ancora;
57) Sabrina, vita da strega - la magia non è mai poca;
58) Samantha chi? - perché tutti vogliamo ricominciare da capo nella vita;
59) Settimo cielo - perché la loro purezza è spiazzante;
60) Supercar - le avventure di Mike e Kit hanno fatto storia nel nostro mondo adolescenziale;
61) Tutto in famiglia - perché è tutto da ridere;
62) Ultime dal cielo - perché abbiamo bisogno tutti di sfogliare il giornale del giorno dopo;
63) Vampire Diaries - perché un po' di horror non guasta mai;
64) Willy il principe di Bell Air - perchè abbiamo visto crescere Will Smith;
65) Wonder Woman - il sogno di noi ragazze;
66) X-Files; i primi incubi adolescenziali;
67) Due nipoti e un maggiordomo - il sogno di mia madre;
68) Vita da strega - ciò che non possiamo fare con il naso;
69) La donna bionica - in quegli anni faceva cult;
70) Strega per amore - i miei occhi si brillavano ogni volta che lo vedevo, perché Jenny era fantastica;
71) Tre cuori in affitto - non si può fare senza;
72) L'albero delle mele - perchè uno spin off uscito da Arnold fa bene al cuore;
73) Baby Sitter - non si può non vedere Charls farsi carico di ragazzini impediti;
74) Alf - il pupazzo più divertente di Uan;
75) Agli ordini papà - perché i cuori devono essere duri per ammorbidirsi;
76) Tutti al college - uno spin off dei Robinson creato per Denise, un eccentrica che cambia pettinatura ogni tre giorni;
77) Classe di Ferro - siamo tutti cresciuti;
78) College - col quale abbiamo tutti sognato
79) Il mio amico Ricky - dove fa bene un po' di spirito nel dramma di un adolescente;
80) I ragazzi della 3°C - una produzione italiana fantastica;
81) Piccole canaglie - un antico reperto storico che tutti dovrebbero conoscere;
82) Tequila e Bonetti - perché tutti abbiamo voluto un cane, ma i nostri genitori ce lo vietavano;
83) Una bionda per papà - perché le colazioni non fossero tutte uguali;
84) Una famiglia del terzo tipo - da avere come vicini di casa;
85) Casa Vianello - per non dimenticare;
86) Malcom - perché ci piacciono le incredibili storie di ragazzini pazzi;
87) Power Ranger - perché mi ha accompagnato durante tutte le mie elementari e ora non vorrei rivederlo più;
88) Un ciclone in convento - per la serie suore da giallo; 
89) I maghi di Waverly - dove rivivere la magia fra i tuoi sogni;
90) La signora del west - perché le signore non sono tutti profumi e balocchi;
91) Le avventure di Flipper - mi facevano compagnia quelle estati malinconiche senza amici;
92) Raven - per una sana risata sul divano a mangiare pop corn;
93) Una mamma per amica - per immaginarci che le mamme non sono tutte uguali;
94) Skippy il canguro - veniva sempre dopo Flipper;
95) Rin Tin Tin - ha fatto la storia insieme a Furia e Rin Tin Tin;
96) Furia - Degno compagno di Rin Tin Tin... e non dimentichiamo Lassie;
97) Heroes - per non abituarci ai classici eroi;
98) Doc Martin - perché a me i dottori son sempre piaciuti;
99) Xena - la principessa guerriera che tutte non volevamo incontrare;
100) Don Tonino - per dare onore ad un classico italiano.

lunedì 18 novembre 2013

The Golden Girl - Cuori senza età

 
La vita non finisce a cinquant’anni, anzi. Partendo da questo presupposto tre anziane signore vivono sotto lo stesso tetto a Miami godendosi la bella vita e dividendo l’affitto. Dorothy (Bea Arthur), divorziata e iperattiva, è la leader del terzetto; Rose (Betty White) è tanto smemorata quanto simpatica; Blanche (Rue McClanahan) è la più inquieta e sempre in cerca di avventure sessuali. Non è un caso che le iniziali del nome completo di quest’ultima formino BED (Blanche Elisabeth Deveraux), intendendo il letto non certo quale luogo per dormire. Estelle Getty veste i panni di Sophia, la madre di Dorothy, pronta a commentare con sarcasmo e senza peli sulla lingua il comportamento da teenager del tris di ultracinquantenni. Più di un episodio vede le quattro protagoniste sedute attorno al tavolo della cucina a divorare un cheesecake e a parlare di argomenti scottanti come la morte, l’omosessualità, l’AIDS, l’aborto, le dentiere, la caduta del seno. Alla fine della serie Dorothy sposa lo zio di Blanche, interpretato da Leslie Nielsen; le altre tre aprono un hotel nello spin-off Cuori al Golden Palace 1992)(...).
Questo telefilm mi ha divertito fin dall'inizio. Vedere quattro donne di età avanzata non lasciarsi sfuggire niente dalla vita, mi ha stupita. Sono felice d'averlo conosciuto e che in tv ripropongono ancora la loro serie.
 

domenica 17 novembre 2013

I miei film di Natale preferiti



Ogni Natale abbiamo le nostre certezze. Che riceveremo qualche regalo riciclato. Che non sapremo scegliere fra panettone e pandoro e il 27 Dicembre entreremo in crisi perché non entriamo più nei jeans. Che il nostro lui si ricorderà che è Natale a poche ore dal cenone e improvviserà qualche regalo. E poi che in televisione, per tutti i giorni delle feste, passeranno no stop i soliti classici film natalizi. Quelli che si amano o si odiano. Quelli che ognuno ha il suo preferito. Quelli da vedere con la famiglia sul divano, quelli tramandati da generazioni, quelli che tanto sappiamo a memoria, quelli che però li rivediamo sempre, perché ci fanno bene, come i biscotti fatti in casa e il profumo dei mandarini. Ecco allora la mia selezione di film di Natale più belli, uno per ogni gusto. Scopriteli o ricordateli tutti, e pensate di quale proprio non potete fare a meno...
 
 
1) La vita è meravigliosa
di Frank Capra, 1939 
 
 
Il film tratta le vicende di George, un giovane ambizioso che rinuncia al suo sogno per far felice gli altri. Dopo una vita di rinunce e ad un momento di debolezza, George sfida la notte e pensa di togliersi la vita. Ma in suo aiuto arriva un angelo custode che gli fa vedere come andrebbero le cose senza di lui e soprattutto come sarebbe l'amore.
Un film che mi ha scaldato il cuore da subito e che mi commuove ogni volta che lo vedo.
 
 
2) Parenti serpenti
di Mario Monicelli, 1992
Tratta di una famiglia in conflitto per la notizia dei genitori che esprimono il desiderio di passare gli ultimi giorni della loro vita con i loro figli e non da soli. Si creano situazioni comiche e drammatiche allo stesso tempo. Arricchita da un cast di attori teatrali che vantano collaborazioni anche con Eduardo De Filippo.
Adoro questo film perché è stato uno dei tanti che ho guardato insieme ai miei fratelli, e con la quale ci siamo rispecchiati e affezionati fin da subito.
 

 3)Christmas Carol

Noto come "Canto di Natale", è la più famosa storia di Charls Dickens. La storia di tre fantasmi (passato, presente, futuro) che fanno visita a Ebenezer Scrooge per fargli capire il vero spirito natalizio.
Sono state tratte molte versioni nel corso degli anni. Molto suggestiva l'ultima della Walt Disnay del 2009, dove Jim Carrey ha prestato il suo volto al protagonista.
Dolcissima e tenerissima, sempre della Walt Disnay, la versione con Mickey Mouse e Minny. Dove zio Paperone fa la parte del protagonista al quale si scioglie il cuore vedendo le condizioni del povero Tim.
Un film al quale non rinuncerei mai e guarderei anche a ferragosto.

 
4) C'è post@ per te
di Nora Ephron, 1998




E' la storia di Kelly e Joe in combutta per la vendita di un quartiere, la quale, in questo, risiede una piccola libreria gestita da Kelly, lasciatagli dalla madre. Joe, proprietario di una catena di librerie, vuole costruire un grande centro per la letteratura, dove si può acquistare e sorseggiare tazze di caffè. Kelly lotta contro la chiusura del suo piccolo negozio nel periodo natalizio, ma le cose vanno male, la concorrenza e forte e così si arrende. I due, messo da parte ogni forma di rancore, diventano amici e poi s'innamorano. Un film visto di sfuggito e che subito ho voluto recuperare.

5)Chi sono io, Babbo Natale?
di William Dear, 2000

Babbo Natale si prepara per la fantastica e magica notte. Per rilassarsi fa una passeggiata in slitta con le sue renne, ma viene colto da una raffica di vento e precipita a New York. Perde la memoria e viene accolto da una famiglia. Viene considerato lo sconosciuto a cui si cerca identità. Ma grazie all'aiuto di un bambino dimostra a tutti di essere il vero Babbo Natale.
Una storia simpatica che non rinuncio mai di vedere soprattutto perché il protagonista è Leslie Nilsen.

6) Miracolo alla 34esima strada
di Les Mayfield, 1947
Sono state girate molte versioni di questo incantevole film, ma il bianco e nero mi ha sempre affascinato. Vedere un Babbo Natale finire in tribunale per accertare la sua identità e non essere dichiarato pazzo ha affascinato anche il cinema. E' sempre con l'aiuto di una bambina (i bambini che sono sempre i più puri a credere l'inverosimile) riesce a dimostrare la sua vera natura. Lascia al pubblico due vere domande:  abbiamo smesso di credere nei sogni? Abbiamo smesso di credere in Dio?
Riproposto nel 1994, chiaramente a colori, fa si che la magia del Natale sia proprio vera.

7) Polar Express
di Robert Zemeckis, 2004
Un film per chi ha perso lo spirito del natale. Per chi non crede più in quella magia che si vive nella notte magica. Un film al quale Tom Hanks presta il suo volto al controllore del treno. Un viaggio verso il Polo Nord per ricevere il primo dono da Babbo Natale. Un viaggio che conquista e riscalda il cuore, come le parole di Babbo Natale:  "Il vero Spirito del Natale alberga nel tuo cuore".
La prima volta che l'ho visto ho semplicemente pianto.

8) Il dono di Natale
di Eduardo de Filippo, 1932
 
 
Il dono di Natale è una commedia in un atto unico di Eduardo De Filippo scritta nel 1932. È basata sulla novella The gift of the Magi di O. Henry (pseudonimo di William Sydney Porter).
Vari autori hanno voluto mettere in scena questa commovente storia, persino Walt Disnay ha trasformato Topolino e Minnie negli innamorati perfetti.
 

 
Tratta della storia di Attilio ed Emilia, due neo sposini che si amano alla follia nonostante l'estrema povertà nella quale vessano. Alla loro relazione fa da contraltare quella di Domenico e Sofia, proprietari della loro casa, che vivono litigando continuamente. Come terzo personaggio estraneo all'opera originale, oltre i due anziani coniugi, vi è il barone Cerenza che fa il filo alla giovane Emilia, ma viene da lei respinto bruscamente in una serie di comiche situazioni capitanate da Domenico.
Arriva Natale e i due giovani non hanno di che comperare regali l'un per l'altra. Emilia decide di tagliarsi i capelli per comprare ad Attilio una catena per la sua cipolla mentre il marito vende il proprio l'orologio per comprarle dei pettinini, ormai inutili.
Sensibile e tenera questa storia mi riscalda il cuore.